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lunedì 10 gennaio 2011

ABOLIAMOI I SALDI!!

A vedere le code assurde di questi giorni per i saldi di fine stagione, si è colti dall’insopprimibile desiderio di abolirli. Chi non ha urgenza di acquistare un prodotto aspetta  la vendita di fine stagione, per poterlo avere a un prezzo inferiore. L’esercente è invece costretto a mantenere  un magazzino che resterà intatto per gran parte del tempo, fino a quando iniziano gli sconti. E’ un po’ come complicarsi la vita per realizzare una modalità di !affare” che è semplice nella realizzazione. Le leggi, la burocrazia, chissà perché, è fatta per complicare le cose. Se prima del 1998 le vendite straordinarie di liquidazione si realizzavano in momenti favorevoli per gli acquirenti (date certe e comunicazione al Comune), la nuova riforma trasferiva la competenza di regolare i saldi alle Regioni. Non cambiando però il modo per effettuare le vendite di liquidazione: la Regione stabilisce dove e quando effettuarle. E poi dicono che c’è il libero mercato. Far partire gli sconti dopo le feste (a differenza di Paesi seri dove si comprende cos’è il libero mercato) è una presa in giro dei consumatori e dei commercianti. In un periodo di crisi, una presa in giro e anche un madornale errore. E come la mettiamo con le furbizie (spesso furbizie indispensabili per non chiudere i battenti) dei commercianti? Si inventano ridicoli escamotage: il negozio che liquida tutto per restauri urgenti. Poi, smaltita la merce in eccesso, il negozio toglie le scritte e ricomincia a lavorare ; c’è quello che si affida alla “vendita prenatalizia” o alle “occasioni regalo”, quello che spera nell’”anteprima”, quello che confida nei “supersconti” o nella “vendita promozionale” . E c’è anche quello che, beccato in flagranza di saldo camuffato, si becca una bella multa. E ancora:  “angoli outlet” , “prezzi pazzi” (sconti tutto l’anno?). Tutti modi per sfuggire ad una dittatura normativa per realizzare vendite più consone alle proprie esigenze. Aggiungo: si vogliono aiutare le famiglie in difficoltà , si vogliono incentivare i consumi con la crisi ancora incombente. Si invita a spendere senza avere paura. Se l commercianti potessero applicare liberamente gli sconti, la situazione sarebbe sicuramente migliore anche per  le famiglie, senza cercare inutili social card.

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