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domenica 21 novembre 2010

Ciclo dei rifiuti: il Comune deve informare e far conoscere. “Caro Assessore all’Ambiente, senza partecipazione non si va da nessuna parte!”

Il ciclo dei rifiuti ha bisogno di una rete civica dotata di strumenti organizzativi e di comunicazione. In essa, sia in comitati di zona che tutte le associazioni iscritte all’albo comunale dovrebbero investire le loro energie ed il loro impegno. E’ importante che le Istituzioni portino tra la cittadinanza delle informazioni tecnico/scientifiche sul tema dei rifiuti e sui problemi e rischi che pone l’ipotesi di incenerimento e/o di stoccaggio in discarica. Non lo ha fatto la Regione al momento di concepire il Piano regionale dei rifiuti, non lo ha fatto il Comune al momento di varare il piano per la raccolta differenziata porta a porta. L’Assessore competente ovrebbe inoltre dichiarare, in base alle direttive europee in tema di smaltimento rifiuti, che “il trattamento termico dei rifiuti “ (leggi “termovalorizzatore”) non sarà mai sostitutivo della raccolta. La questione della raccolta differenziata fa affiorare, con grande evidenza, il problema della mancata trasparenza e della partecipazione. Infatti, mentre il consiglio comunale è impegnato a polemizzare sugli aumenti “più o meno congrui” la Giunta non provvede minimamente a far conoscere (e magari anche discutere!) il progetto di raccolta differenziata porta a porta (appena cominciato al Paese): non è ancora emerso né il piano finanziario, né il piano di estensione della raccolta differenziata. La raccolta differenziata porta a porta è cominciata a Jesolo Paese.  Ma quando sarà a Jesolo Lido, cioè nelle aree abitative nelle quali si concentrano le presenze turistiche e di conseguenza, il grosso della produzione dei rifiuti? Quanto tempo (mesi, anni) durerà, e con quali fasi e tappe, l’estensione della raccolta porta a porta a tutto il territorio comunale? E non è noto nemmeno quanto sarà investito nell’operazione e quale sarà il ricavo utile. Eppure si parla sempre della necessità di aumentare in misura notevole la Tia, magari lasciando pensare ai cittadini  che la colpa dell’aumento sia nei costi per l’avvio della raccolta differenziata o  del porta a porta. Sarebbe un bell’autogol, specialmente se vediamo che in tutti i comuni in cui si è avviata la raccolta porta a porta , la Tia è diminuita in modo considerevole. In questo quadro, il coordinamento ADC (Alleanza di Centro) di Jesolo ritiene che sia giusto ed utile che i cittadini si strutturino in rete civica: si realizza così una continua opera “di informazione e sollecitazione del dibattito”: al contempo chiede che il Comune assuma a pieno il suo ruolo e organizzi una reale, ampia opera di seria informazione scientifica , anche in contraddittorio, e di partecipazione popolare al dibattito su una questione così importante come  il ciclo integrato dei rifiuti. Prima di arrivare a conclusioni che prevedono aumenti considerevoli delle importi TIA,caro Assessore all’Ambiente, parliamone in pubblico!

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