Negli anni ‘80 le discoteche, a Jesolo, erano un “must” da non perdere. Negli anni ’90 sono state accantonate a vantaggio di nuove location (piazze e spiaggia).Inutile negarlo: la discoteca ha rappresentato “strutturalmente” una risorsa importante per il turismo. Il risultato di un atteggiamento politico cauto nei confronti del cambiamento: in netta controtendenza alla volontà politica di voler cavalcare ogni nuova opportunità che si presenti (leggi X-Site). Se la politica avesse , all’epoca, adottato un approccio al cambiamento conservatore, caratterizzato da una pianificazione più dettagliata e meticolosa del nostro territorio, avremmo avuto una visione prospettica più adeguata alla realtà. Le nuove “location”, come tali, avranno durata breve: non è un mistero che anche la promozione turistica di una località si lasci influenzare dal mondo patinato dei format generalisti (sia quelli televisivi che quelli su carta stampata) e dai Vip del momento. Questo è uno dei motivi per cui le discoteche torneranno presto prepotentemente alla ribalta: le feste private, a volte organizzate da starlette dello spettacolo, a volte da importanti aziende nazionali ed internazionali , rappresentano veri e propri eventi glamour a scopo pubblicitario: un ritorno massmediatico indiretto anche per le stesse località turistiche che ospitano l’evento. Da tempo dedico la mia attenzione all’evoluzione manageriale di alcune discoteche che, a livello nazionale, hanno migliorato gli allestimenti scenografici, le tecnologie video e l’impianto luci. Senza dimenticare la presenza di numerosi servizi necessari: dall’impianto audio al bar, dal parcheggio al guardaroba, senza contare il personale che gestisce la sala e la security. Sono comunque strutture inserite a pieno titolo nel contesto urbano e “riconoscibili” da chiunque voglia raggiungerle: è la somma di vantaggi a carattere logistico con quelli strategici. Una fotografia che ricorda come erano le discoteche jesolane negli anni ’80. Ma perché le discoteche sono da considerarsi fondamentali per la crescita dei flussi turistici? Immaginiamo, per un attimo, che una nota azienda (nazionale o internazionale) decida di organizzare un evento, una convention, un meeting. L’azienda ha bisogno di rafforzare la propria immagine: ad essa vuole associare un momento “emozionale” unico. Che cosa fa l’azienda interessata? Si mette alla ricerca di quella “location” che, oltre a fornirle tutti gli aspetti logistici e organizzativi, possa fornirle l’esclusività dell’evento, “l’esperienza” che dia la consapevolezza di vivere qualcosa di irripetibile. Una cena di gala o uno spettacolo musicale possono essere l’occasione per diventare uno strumento comunicazionale di grande interesse, se questo da, a chi partecipa, la sensazione di assoluto privilegio. Pensare ad una strategia di assoluto rilievo come quella descritta, fa comprendere che anche nell’attuazione di cambiamenti radicali (vedi PRG), l’approccio deve essere effettuato con la massima cautela.
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